SA CHIDA SANTA - 2015
I riti religiosi della Settimana Santa di Santu Lussurgiu (Oristano)
di Andrea Arena
Adagiato su una conca di natura vulcanica, Santu Lussurgiu è situato ai piedi del versante sud orientale della catena montuosa del Montiferru, situato nella Sardegna centro-occidentale. Nonostante le antichissime radici risalenti al Neolitico, i viottoli stretti in acciottolato di basalto del centro storico e le antiche arcate in ciottoli di pietra mostrano chiare testimonianze dell’epoca medievale.
La Settimana Santa rappresenta per molti paesi della Sardegna uno dei momenti di più alta intensità emotiva, oltre ad affermarsi come una delle celebrazioni più attese dell’anno. A contrario dei soliti circuiti turistici collegati ormai all’immagine della regione, ciò che viene rappresentato non è solamente tradizione, o semplice folclore, ma vera fede del popolo sardo. Secolari tradizioni di origine spagnola si fondono con antichissime usanze mistico-religiose locali (campidanesi, logudoresi e barbaricine) per dar vita a riti, processioni e momenti corali di grande forza espressiva e suggestione. Un ruolo di particolare importanza lo svolgono le Confraternite che curano le sacre rappresentazioni e sfilano nei loro suggestivi abiti, intonando canti religiosi in latino e sardo, le cui origini risalgono  anche  al Medioevo. I riti della Settimana Santa iniziano con la Domenica delle Palme, con la benedizione e distribuzione delle palme lavorate e dei rametti di ulivo. Il rito è celebrato nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo, e prevede un percorso processionale per le strade del paese.
La preparazione del simulacro del Cristo morto avviene il Mercoledì Santo, nel giorno precedente alla cerimonia del S’Incravamentu (crocefissione). La statua viene preparata la sera prima, e trasportata in processione dalla Confraternita del Rosario (su Rosariu).
La vestizione della statua della Madonna Addolorata avviene per merito delle Prioresse (responsabili pro-tempore della Confraternita del Rosario) della Chiesa di Santa Maria degli Angeli, il giorno prima della cerimonia del S’Incravamentu.
La rappresentazione della deposizione del Cristo -S’Iscravamentu- che avviene il Venerdì Santo costituisce la parte più drammatica del triduo (passione, morte e risurrezione di Cristo). I fedeli vengono rapiti dalla predica e dai canti che scandiscono i diversi momenti della deposizione del Cristo morto nell’urna.
La confraternita del Santo Rosario nasce nel 1605. Nella giornata del Giovedì Santo avviene la cerimonia del S’Incravamentu assieme alla rievocazione dell’ultima cena di Cristo e della lavanda dei piedi.
Il rientro del corteo processionale nella chiesa di San Pietro nel giorno di Sabato Santo.
Sergio Scalas, della Confraternita del Rosario, il giorno di Giovedì Santo.
Santulussurgiu è sicuramente uno di quei rari centri della Sardegna che ha mantenuto una precisa identità collettiva, ancorando tenacemente il proprio modo di vivere e di comportarsi a specifiche usanze e tradizioni che, nel corso del tempo, sono diventate originali segni distintivi. Nella foto il corteo processionale del Venerdì Santo.
Nel corteo processionale del Venerdì Santo, i confratelli del Rosario prendono in consegna la lettiga con il Cristo morto, e i lampioni ai quattro lati, ora accesi. Seguono i sacerdoti appresso alla lettiga, e subito dopo il coro de su Cuncordu ‘e su Rosariu, che attraverso un tragitto più lungo del giorno precedente nelle viuzze del bellissimo centro storico cantano i versetti del Miserere nei punti stabiliti.
Il tragitto della Confraternita del Rosario con la croce del Cristo Morto, che da li a poco verrà inalberata nella chiesa Parrocchiale di San Pietro.
Fare musica a Santulussurgiu significa cantare a cuncordu. Si tratta di una modalità di canto a quattro parti corali. Il canto si esegue stando in piedi e mantenendosi fermi, evitando pertanto movimenti ineleganti. La geometria esecutiva è il cerchio, contrassegnato da precise posizioni spaziali, tali da far corrispondere su bassu (basso) di fronte a sa ‘oghe (tenore) e sa contra (baritono) di fronte a su contraltu (contralto).
La cerimonia del S’Incontru (incontro) della statua del Cristo risorto con la statua della madonna non è previsto dalle sacre scritture, ma è ricorrente nelle paraliturgie sarde e in quelle di altre regioni della penisola. La confraternita di Santa Croce col cristo risorto esce dalla chiesa di Santa Croce la Domenica di Pasqua.
Le quattro confraternite di Santu Lussurgiu, alla fine delle celebrazioni della Settimana Santa: la confraternita del Rosario (su Rosariu), la confraternita di Santa Croce (Santa Rughe), la confraternita del Carmine (Su Carmene) e la confraternita dell’Addolorata (Sette Dolores).
SA CHIDA SANTA 2015
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SA CHIDA SANTA 2015

Ongoing reportage on the Holy Week in the Italian island of Sardinia.

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